Come ripensare il target per ottenere un flusso di lavoro creativo

La coachee che racconto in questa pagina è una artigiana, più in particolare è un scultrice orafa.

Cosa significa? In pratica, crea in modo artigianale gioielli che sono delle vere e proprie sculture. Le sue creazioni di gioielleria contemporanea sono personalizzate e uniche, non sempre facili da indossare, più spesso pensate per essere pezzi da esposizione.

È una professionista che ha seguito la sua passione studiando e creandosi un lavoro tutto suo da zero.

Nel lavoro fatto con lei, si sono analizzati in profondità sentimenti e bisogni; per questo la scelta dell’anonimato.

Quando chiede il mio supporto, la coachee ha difficoltà a trovare clienti allineati con lei e la sua idea di gioielleria artigianale.

Individuiamo come problema i clienti che le commissionano i lavori. Sono spesso persone che chiedono il suo aiuto per ridisegnare o aggiustare un gioiello di famiglia. Ma quello che vuole questa tipologia di cliente sono pezzi standard, più anonimi e non facili da indossare.

Lei vuole invece essere un’artista che crea e realizza pezzi indimenticabili.

Questo le causa un distacco profondo e costante verso il target di clienti che la seguono.

In sessione attraverso domande in profondità ed esercizi, esploriamo i sentimenti che lei prova nella vendita ai suoi clienti.

Mantenere questa tipologia di clienti

Perché è costante e porta entrate economiche rilevanti per l’attività.

Ripensando però la relazione con loro, dal momento in cui viene commissionato il lavoro, durante la creazione, fino ad arrivare alla consegna del pezzo. Come? Mandando preventivi personalizzati, mostrando il processo di creazione e consegnando i lavori in momenti specifici dedicati.

Nuove possibilità di esposizione per le creazioni

E la coachee decide di proporre le sue creazioni a gallerie internazionali.

Nel percorso di coaching abbiamo indagato i Talenti, quegli aspetti che la rendono unica come professionista.

Sono emerse, per esempio, la creatività che mette nella sua professione, ma anche la lungimiranza, che le ha permesso di capire cosa è giusto per lei e di perseguirlo negli anni.

Attraverso esercizi specifici, la coachee ha lavorato sui suoi bisogni e sentimenti che prova durante la vendita. Li ha poi confrontati con i suoi valori, che porta costantemente nel lavoro da artigiana.

Fondamentale sono stati gli esercizi fatti per definire il cliente tipo con il quale vorrebbe lavorare.

Poi siamo passate a descrivere e cercare i contesti specifici dove possono essere trovati questi clienti ideali.

Alla conclusione del percorso la coachee aveva:

Una strada

da seguire per poter ridefinire i contorni della sua professione da artigiana creativa in rapporto al suo cliente ideale.

Degli step

da compiere per raggiungere gli obiettivi professionali e sentirsi nuovamente allineata al suo progetto professionale.

Il racconto della coachee è unico e di talento.

Quello che mi ha più stupito della sua storia, è il mix di fantasia e concretezza che danno originalità al progetto.

Se anche tu senti il bisogno di scoprire i tuoi Talenti e rendere unico il tuo progetto professionale, ma non sai da dove partire, c’è il workbook giusto per te