I quattro pilastri di una sessione di coaching

Non sei mai stata parte attiva di una sessione di coaching? Allora queste righe possono esserti d’aiuto per sapere cosa puoi trovare quando sarai davanti alla tua coach.

Mi piace sempre associare il percorso di coaching ad un viaggio, una strada da percorrere, che comincia con uno start e si conclude con una meta. Una via da percorrere grazie all’utilizzo di mezzi di trasporto = gli strumenti del coach.

Coach in inglese significa carrozza. Perché questa parola? In un percorso di coaching, la tua coach ti accompagna dalla tua situazione attuale verso la tua situazione desiderata; le tappe intermedie sono la definizione di obiettivi e di un piano d’azione per raggiungerli, ciò un insieme di vere e proprie azioni concrete.

Ma quali sono gli elementi essenziali perché questo viaggio possa realizzarsi? Io credo che questi 4 siano imprescindibili.

1. Domande potenti Le pone la coach. Sono semplici domande che ti porteranno a fare una riflessione su di te. Saranno utili per capire quali sono i giusti passi per definire e raggiungere il tuo obiettivo. Le risposte che ti darai saranno frutto di quelli che, nel coaching, si chiamano insights, cioè vere e proprie rivelazioni, considerazioni ed aspetti che diventano chiari nella tua mente.

2. Ascolto attivo La coach ha il dovere di essere attenta e connessa con te, che sei la sua coachee. Dopo aver scelto le domande da farti, ne ascolterà le risposte. Da queste, dovrà estrapolare quello che è utile sia per il proseguimento della sessione sia per porre nuove domande. Per la coach, è quindi fondamentale saper adattare le domande in base alle risposte ricevute. Questo è l’ascolto attivo.

3. Feedback costruttivi Avute le tue risposte, a questo punto sarà la coach che dovrà rispondere a sua volta. E lo farà attraverso i feedback, ciò considerazioni oggettive e contestuali su quanto emerso dalla sessione. Perché il suo feedback sia costruttivo, dovrà rispettare alcuni parametri: – mettere in evidenza fatti e comportamenti oggettivi: non potrà contenere osservazioni soggettive, opinioni o giudizi; – sottolineare la distanza tra la realtà osservata, il comportamento attuato, e l’aspettativa, la situazione desiderata; – stimola una ulteriore riflessione sui comportamenti e i desideri; – coinvolge la coachee nel feedback stesso, per la ricerca di soluzioni e alternative.

4. Fiducia Spetta alla coach crearla, grazie ai suoi comportamenti:
– ascoltare con empatia, mettendosi nei tuoi panni; – esercitare la trasparenza, esternando le sue considerazioni in modo aperto e onesto;
– applicare la coerenza, mantenendo le promesse;
– apprezzarti genuinamente e rispettandoti come persona con la tua unicità.

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Lascia un commento e raccontami quale, tra questi elementi non ti aspettavi fosse essenziale.


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